sabato, dicembre 23, 2006

I poveracci che non possono più andare ai Caraibi



Lo sciopero dei giornalisti (a cui va tutta la mia simpatia e solidarietà) ha fatto sì che mio padre andasse in crisi d'astinenza editoriale... così, dovendo comprare un quotidiano e vagando senza pace per le edicole d'Italia è alfine arrivato ad una decisione sconvolgente: quali sono gli unici giornali che escono anche se c'è lo sciopero? Quelli del padrone. Cosicchè ha acquistato "il Giornale".
Vi posso garantire che è una lettura che deve essere fatta almeno una volta nella vita perchè è una grande miniera di manipolazione delle informazioni e di affermazioni pseudo-cattoliche e semplicistiche, ma soprattutto per alcuni articoli veramente esilaranti.
Ma veniamo a noi.
In prima pagina c'è un riquadro che si chiama "Appunto", intitolato "Qualcosa è cambiato" e curato (almeno oggi, poi non so) da un tal Filippo Facci (per cortesia non chiedetemi di indagare su costui, vorrei evitare di rimanere disgustato) che non ha nulla da invidiare a Cornacchione. Il problema è che Facci è serio.

Ecco l'articolo in minima parte condivisibile, ma per il 90% da far accapponare la pelle

"Dove sono le barricate? Dove sono i morti per strada, gli assalti agli alimentari, le interviste del Tg3 al ceto medio affamato e al commerciante disperato? Dov'è il rapporto Eurispes numero tremila? Dov'è il clima ansiogeno di Ballarò coi servizi sui pensionati che dormono sulle panchine? Eppure è un Natale anche peggiore di quello che l'anno scorso registrò un nferno mediatico, un albero di Natale costa 27 euro anzichè 25, una ghirlanda 3 euro anzichè 2, palle colorate più 5 per cento, bamble più 8 per cento, borse griffate più 9, weekend in Italia più 4,5, settimana bianca più 2,6: dov'è il Corriere? Dove sono le inchieste di Dario Di Vico? Il Codacons dice che i consumi calano del 5 per cento e che l'80 per cento delle tredicesime se ne va in assicurazioni e bollette e rate di mutui, la Concommercio dice che cala anche il consumo di salmone e caviale e champagne (meno 6) per non parlare delle vacanze esotiche: schiere di famiglie impoverite migrano verso il Mar Rosso e abbandonano i Caraibi e l'Oceano Indiano, già il ponte di Ognissanti aveva registrato il 27 per cento di presenze in meno, dove sono i giornali? Dov'è l'inchiesta sui bambini che alla quarta settimana non hanno più latte nè panettone da intingervi? Dov'è il Tg3 che l'anno scorso dilanciò il 'Natale senza regali' nei giorni 12, 19, 22, 23, 25 e 26 Dicembre? Dov'è, dove siete? C' cambiato qualcosa? Che cosa?"

Presupposto che questo signore ha un concetto di giornalismo un po' particolare (infatti per lui le inchieste andrebbero rifatte ogni anno ed andrebbero dette ogni volta le stesse cose), c'è da dire anche che ci sono alcuni spunti ridicoli che arrivano quasi al demenziale, tipo il passo sulle borse griffate, o magari quello sul caviale e sulle vacanze esotiche, ma che soprattutto quando parla di quanto costa questo e quello (che potrebbe anche essere una cosa interessante da scrivere, se ben documentata) non cita le fonti (tranne quando parla di beni di lusso, guarda caso); chi ti ha dato queste cifre? Le hai prese tu nei negozi? Quali negozi? Quanti negozi? Stai parlando di oggetti di "marca" o di oggetti non di "marca"? Le cifre dell'anno scorso le hai appuntate tu su un fazzoletto di carta? potrebbe essere anche lui il rivenditore di ghirlande ad esempio e per guadagnare qualcosa in più ha fatto aumentare il prezzo nel suo esercizio del 50%. Ma questo è solo un caso limite. Inoltre il tg3 per definizione non è in grado di fare un "inferno mediatico" (visto che lo guardano in 6 persone in tutta Italia), considerando poi che gli altri 5 telegiornali nazionali presentavano un mondo bello, allegro, fatto di bene, pace e fraternità col presidente Bush che dava i dolcini ai bambini poveri e l'italianissimo ex premier presidente-padrone-operaio-Napoleone-Gesù Cristo-animatore-cantante-attore-playboy-centravanti-allenatore che mostrava in giro il suo sorrisone felice...
Vi invito inoltre a riflettere sullo champagne, i weekend, i viaggi, le borse griffate, e poi vi chiedo se avete capito cosa intendo con "i giornali del padrone".

Ciao ed alla prox
Buon Natale a tutti, belli e brutti, con tanto amore e rutti, possibilmente senza vetri rotti.

P.S: ho un'idea per aiutare i giornalisti nel loro sciopero. Semplicemente mandare una lettera ai maggiori giornali dicendo che se non rinnovano il contratto ai giornalisti non compriamo più il loro giornale stracarico di pubblicità. In caso di mancato rinnovo, si aspetterebbe il prossimo sciopero dei giornalisti, ed una volta finito, non si dovrebbe più comprare il giornale.

lunedì, dicembre 04, 2006

Quelle vite sospese nel reparto di rianimazione


E' troppo tempo che non scrivo sul blog. Non ne ho voglia. Ho troppi progetti in testa e nessuno sulla carta. Ho troppe idee, ma nessuna cosa in ballo. Classico. Ed ora sto scrivendo un articolo con troppi punti. Punto. Inoltre sto passando un altro di quei momenti che proprio non mi piace. Li riconoscete dallo stampo dei post. Quando mi scaglio contro la Chiesa sono "normale"o allegro. Quando faccio articoli senza senso sono meditabondo. Quando faccio articoli in cui traspare una certa crisi esistenziale, vuol dire che è uno di quei momenti lì.
E' forse per questo che oggi sono riuscito a decidermi di pubblicare un articolo comparso sulla prima pagina de "la Rupubblica" del 18 Ottobre se non ricordo male, articolo di Adriano Sofri, personaggio controverso, ma sicuramente grande intellettuale. Questa pubblicazione sarà un po' fine a se stessa, nel senso che non dovrà implicare necessariamente una discussione (che poi sarebbe di certo interessante) e quindi non mi aspetto molti commenti; anche perchè l'articolo si commenta da solo. Se volete comunque commentate... mi farebbe senza alcun dubbio piacere.
Ecco l'articolo.

<< La prima volta che tornate, da pellegrini, coi vostri piedi, nel reparto di rianimazione, siete un po' delusi dalla piccolezza e dalla calma, come a rivedere da adulti certi luoghi favolosi e tumultuosi dell'infanzia. Poco meno di una metà di ricoveri dura meno di 24 ore, la media degli altri è di otto giorni. Ci siete stati invece dieci giorni in coma, e poi venti giorni in uno stato vigile, benché non subito lucido. O piuttosto, troppo lucido, com'é il delirio paranoico, effetto di sedazioni potenti il curaro, chi immaginerebbe di essere curato dal curaro? Nella transizione dall'anestesia alla veglia, siete vittime di una mostruosa cospirazione, medici e infermieri vi torturano e si preparano ad ammazzarvi, i vostri stessi famigliari non vogliono credere al vostro allarme, e forse stanno prestandosi alla congiura. Quando state meglio, ve ne vergognate un pò non tanto, però e capite che forse morirete, e che medici e infermieri stanno cercando di impedirio. Allora avete paura di non morire, e di restare compromessi nei corpo, o nella mente, e che vogliano salvarvi per una vita che non vorreste accettare. Prima avete temuto che vi volessero torturare e assassinare. Adesso temete che vi vogliano torturare e salvare la vita. Non è solo la paranoia indotta dagli anestetici: la rianimazione assomiglia a una sala di tortura. E', per così dire, una tortura alla rovescia, non per spogliare meticolosamente di dignità e di vita un corpo sano, ma per risanare un corpo già esanime e spossessato. Simile è la sensazione di essere privati di se, e di guardare penosamente il proprio corpo, reso estraneo e umiliante, in balia di sconosciuti. Negli altri reparti d'ospedale i malati, anche i più gravi, sono di norma svegli, e dunque si suppone magari assurdamente che possano dormire, mentre in rianimazione i pazienti sono di norma addormentati, e non sono in grado di risvegliarsi, o addirittura sono trattenuti in un sonno profondo, e dunque in rianimazione non c'è differenza fra giorno e notte, né per i pazienti, né per i medici e gli infermieri, mentre negli altri reparti si rispetta fin troppo strettamente, non so se per la forza dell'abitudine o per ragioni sindacali, la differenza fra giorno e notte, e di notte le cure ordinarie sono sospese, e vige solo un'azzardata custodia cautelare, anche se chi sta male non vuoi saperne di star meglio solo perché è scesa la notte, e le notti insonni dei malati non finiscono mai.



Quando per un'eccezione l'ospite della rianimazione è vigile, l'indistinzione fra giorno e notte lo disorienta, in un modo che può essere penoso o allegro, come un soggiorno invernale al Polo sud. La luce dei giorno non entra nel reparto, dove sono sempre accese le luci artificiali e colorate della catasta di macchinari che alimentano i respiri e il battito dei cuori e l'introduzione di liquidi nei corpi, e la batteria di suoni meccanici che li scandiscono, base fissa, inframmezzata da suoni di allarme ed emergenza, fino a quelli, come un singhiozzo artificiale, che segnalano la vita che si spegne. Chi è vigile, dunque, guarda similmente ai proprio e agli altrui corpi vicini con un senso di estraneità e di compassione, e osserva l'affaccendarsi esperto, e spesso frenetico e convulso, di medici e infermieri attorno ai corpi altrui, vedendoli trattati come una provvisoria materia inerte ancora riscattabile alla vita, e figurandosi il proprio corpo maneggiato con la stessa esperienza e frenesia in bilico fra un'inerzia sui punto di spegnersi definitivamente e una scommessa di risveglio. A volte i curatori maneggiano il corpo senza accorgersi che è a suo modo vigile, e li guarda e li ascolta, e li introduce dentro una propria trama, spaventata o rassicurante, come succede a volte dei sogni che incamerano e piegano a sè suoni ed eventi reali esterni prima di cedere ai risveglio. Chi è vigile conosce e inventa insieme la storia dei suoi vicini una bambina in coma da settimane, i cui genitori non si staccano dal capezzale, un giovane albanese che ha sbattuto con la moto, una ottuagenaria operata all'aorta che urla improperi e ricade in una catalessi, un anziano operaio che tiene gli occhi aperti ma non c'è, e le visite intimorite di sua moglie, che sembra scusarsene. Ci arrivano anche i bambini, in rianimazione, perfino i neonati, e tuttavia è raro che ci siano posti pensati per loro: i rianimatori si ingegnano, escogitano una nicchia in cui tenerli immobili, un casco da motociclista, per esempio. Chi è vigile e giace, attaccato a un ventilatore, ammutoilto dalla tracheotomia contento, in principio, di essere esonerato dalla parola traforato di cavi di entrata e tubi di uscita, guarda, e gli sembra che la propria sorte dipenda fatalmente da quella dei vicini, il suo imprevisto prossimo, e oggi forse stamattina forse stanotte, chissà ai giovane albanese della moto e stata amputata una gamba, e l'operaio anziano continua a tenere gli occhi aperti a vuoto, e gli fanno una ginnastica inerte, come a un manichino, pollo rimettono giù, inclinato sull'altro fianco, e la vecchia grida oscenità e ripiomba in letargo, e i genitori tengono la mano della bambina e si tengono per mano. Che cosa sarà di loro, che cosa sara di lui, e la stessa cosa. E' un'impresa comune. Chi è vigile si sente chiamato a battersi anche per loro, che giacciono addormentati e ignari. La rianimazione è in verità una nave mascherata da edificio cittadino, ma al tramonto un tramonto immaginato, a occhio, sui cambio turno degli infermieri cade l'impalcatura cittadina e si scopre lo scafo l'alberatura e le vele dei vascello corsaro, che salpa alla volta deilla quotidiana battaglia navale sotto una luna piena, nella distesa d'acqua della Piazza dei Miracoli. Il capitano è un anestesista con la barba da pirata, o da populista russo, e prende nota di tutto su un suo quaderno segreto, il nostromo è un chirurgo dai capelli rossi, il miglior uomo dei mondo, per voi un rinnegato, che sbandiera ogni giorno di nuovo su una nuova costa la resurrezione di un paziente, sempre lo stesso, in combutta con lui per fingere e riscuotere certe medaglie internazionali. Chi è vigile ma inchiodato ai suo letto deve contemporaneamente partecipare all'arrembaggio di un'ammiraglia nemica e ordire un ammutinamento contro la fellonia del rosso e dei suoi accoliti, infermieri e agenti segreti travestiti da lavoranti delle pulizie. Finché tramonta la luna, cambia di nuovo il turno, la nave corsara torna ad ancorarsi e a drizzare la sua facciata di palazzina, e si ricomincia con la recita delle visite, delle misurazioni, dei prelievi, delle terapie, degli sguardi d'intesa fra i medici e delle battute delle infermiere che parlano ai corpi vigili o sedati come si parlerebbe a un neonato,e in effetti quelli sono vicini alla parete dell'aldilà come un neonato, e hanno loro stessi l'impressione, se possono avere impressioni, che fra lo stare per andarsene all'altro mondo e l'essere appena venuti a questo mondo non ci sia pressoché differenza. E questo dura un'eternità. Finché si accetta di nuovo di parlare, si chiede un foglio e una matita, e con una mano semilibera si scrive un pensiero, un desiderio, un ordine, un insulto ma l'infermiera, la moglie, la dottoressa, la figlia, prende il foglio, lo guarda, scuote la testa e non sa leggervi che uno scarabocchio insentato, uno zig zag infantile che parte in alto a sinistra e finisce in basso a destra. Non sapete scrivere, non sapete parlare né camminare, né padroneggiare il vostro respiro, né i vostri sfinteri, e non sapete se mai sarete capaci di reimparare, e tanto meno se ne avete voglia, e vi prende una febbre così alta da darvi il delirium tremens, e di nuovo si corre attorno a voi a fare movimenti frenetici che vi sfuggono e non fanno più appello a voi, si compiono alle vostre spalle, per così dire, forse per finirvi, forse per salvarvi, forse, e quello che fa paura, per rifiutarsi di finirvi senza potervi salvare. Succedono cose. Il giovane motociclista, poco più che ventenne, robusto com’era, aveva perso una gamba, e ora perde la vita. La bambina dalla testa fasciata ha aperto gli occhi, ha guardato i suoi genitori come se li avesse lasciati la sera prima, e loro sono pazzi, la coprono di baci, e stringono le mani dei medici e delle infermiere. Tutti contenti e intimiditi, anche la moglie dell'operaio anziano, il quale ha gli occhi aperti chissà su cosa, e ha un viso bruciato che starebbe bene a un Papa. Il paziente vigile, così com'è, senza respiro, senza parola, col cavi d'entrata e i tubi d'uscita, viene messo su un'ambulanza e trasferito in un reparto normale, con un'allegra sirena, nei mondo in cui si fa differenza fra li giorno e la notte. Non è in salvo, ma puo farcela. Via da quel limbo di corpi in aspettativa, santi tauniaturghi, arcangeli e churubine infermiere, diavoli inforcatori. Restare in rianimazione, d'ora in avanti, potrebbe fargli più male che bene, e poi bisogna liberare il posto. Dicono che chi abbia trascorso anche una sola ora in rianimazione da sveglio, non vede l'ora di dimenticario. Però a certi pazienti resta una nostalgia. Come di altri posti di sofferenza estrema, città assediate, città bombardate, celle di isolamento, luoghi che non dovrebbero esistere, ma dai quali ci si stacca a malincuore, perché si ha la sensazione di essersi avvicinati al senso della morte, o della vita, che è lo stesso. Si libera il posto guarendo, o morendo. Non di rado i rianimatori, alle prese con il posto, devono scegliere fra l'uno e l'altro: fra il ragazzo del motorino e l'anziano cronico. Per liberare un posto, si può trasferire l'occupante a un'altra rianimazione provvisoriamente disponibile è un rischio. Si può staccare, in favore dei nuovo arrivato che può farcela, un malato che non ha possibilita di sopravvivere (ma allora perche era attaccato? I parenti, il rischio legale, l'accanimento...). Ma se si stacca per liberare il letto si perdono gli organi per il trapianto: un candidato alla morte cerebrale si può far aspettare. Si può arrangiare un letto in più, in qualche angolo: ma vuol dire ridurre l'assistenza per tutti. Allora? Si decide, si sceglie. Tutti i giorni è così, la dentro, tutte le notti.>>


Ciao ed alla prox. Con un articolo più allegro(spero).

Post Scriptum.
Non c'entra niente, ma va detto: esattamente 26 anni fa, il 4 dicembre 1980 si scioglievano i Led Zeppelin, meno di due mesi e mezzo dopo la morte del batterista John Bonham (gran brutta morte).
Erano stati nominati non a torto la più grande "band" del mondo ed avevano inciso album che hanno segnato la storia del rock mondiale, da non dimenticare soprattutto Led Zeppelin IV, con la immortale "stairway to heaven" o la stonata ma affascinante "Going to California".
Sembra incredibile che dopo tanto tempo queste canzoni mantengano inalterato il loro fascino e la loro inarrivabilità; ma tant'è... Beh, un saluto accorato al batterista baffone che si è fatto uccidere dall'alcool ed un 'in bocca al lupo' ai restanti 3. Poi sui Led Zeppelin scrivo qualcosa un'altra volta

sabato, ottobre 14, 2006

Il comunismo: un vizio di famiglia.


E rieccomi dopo tanto tempo: è veramente difficile mettere mano al blog in questo periodo, perchè non sono il tipo da preparare un articolo in più puntate e poi metterlo assieme; mi serve almeno un'oretta di tranquillità in cui scrivere tutto quello che mi viene per la mente, e durante la settimana, tra musica, letture e televisione, non riesco a cavare la situazione propizia ad un momento di scrittura creativa.

Così, quando trovo un po' di tempo mi va di scrivere su questo pseudo-diario e mi vengono in mente talmente tante cose da scrivere che sopraggiunge ben presto l'imbarazzo della scelta, e puntualmente finisco per scrivere dell'argomento più cretino fra quelli che mi erano balenati per la mente.
Ad esempio, in questo mio intervento avrei potuto parlare di intercettazioni telefoniche ed "elettropostali" che sono incredibilmente di nuovo in auge in questo periodo, potrei parlare del fatto non troppo sorprendente che un terzo statistico dei nostri deputati fa uso di sostanze stupefacenti, marja e coca, non molto grave la prima, gravissima la seconda, potrei parlare del fatto che il "superlaico" Pier Ferdinando abbia proposto un "antidoping" per i parlamentari,
potrei dirvi che mi sto inziando a preoccupare per un fenomeno piuttosto inquietante noto col nome di "disturbo post-traumatico da stress" (DPTS), e sono sicuro che vi starete chiedendo in coro "e che cosa è?", ebbene non vi risponderò (o almeno non ancora), se volete info cercate su google :-D .
Poi mi sono ricordato che ieri mattina sono entrato nella chiesa del Rosario ad Avellino, seppur per 3 secondi e devo essere sincero nel dirvi che mi ha fatto un certo effetto: non entro in chiesa convinto che possa giovarmi da un po' di tempo ormai e questo mi ha fatto riflettere sul sistema di valori (o se preferite di non-valori) che il mio io si è generato e che sono in parte imputabili alla società ed in parte alla mia insaziabile arroganza che mi costringe a non adattarmi a sovrastrutture prestabilite, portandomi a crearmene di nuove. Quale è stato il risultato di questa riflessione? Il risultato è che ho capito che biBAni è un comunista sui generis ed al contempo un cristiano sui generis. Allora mi son detto: perchè non trovare una correlazione fra le due cose ed esprimere, seppur con tutti i limiti delle mie conoscenze nei due ambiti, il tutto con qualche idea basilare che potesse fungere da emblema delle mie convinzioni?
Colgo l'occasione per ricordarvi che tempo addietro, se non erro a fine febbraio, ho scritto un intervento dal titolo "Dio è comunista" che vi diceva un qualcosa di molto vago riguardo alle mie idee e che il presente intervento vuole porsi in un certo qual modo come una sorta di continuazione del precedente.
Il titolo recita "Il comunismo: un vizio di famiglia", non è naturalmente riferito alla mia di famiglia, ma a quella della Santissima Trinità, di fatti, se Dio è un comunista, nel caso di Gesù la mela non è caduta lontano dall'albero, anzi, sembra essersi assestata proprio fra le sue radici.
Innanzitutto chiedeva a chi voleva seguirlo di mettere tutti i propri averi a disposizione dei poveri, ed anche se questo in realtà potrebbe sembrare pauperismo, in realtà non lo è, anzi è comunismo nel senso letterale della parola. Gran parte dei proseliti di Gesù erano poveri, ed a chi se non a loro spettava parte dei beni condivisi dal ricco che decideva di unirsi alla congrega? Perchè poi, ovunque andava, il possidente di turno si dava da fare per organizzare pubblici banchetti e dava da mangiare oltre che al maestro ed ai dodici, anche a tutti i poveracci che si trovavano con loro?
Inoltre un episodio emblematico è quello del Cristo nel tempio che si fa sopraffare dalla rabbia e capovolge tutti i banconi dei venditori lì presenti fa una frusta con delle corde e dice :"Togliete questa roba! Non trasformate in mercato la casa di mio Padre!". Bene, questo episodio può essere manipolato come si vuole, ma io vorrei cercare un significato che non si pieghi alla mia idea per confermarla, ma possa essere quanto più possibile oggettivo. Leggendo quel passo del Vangelo ci si rende conto che Gesù non voleva che ci fossero i cambiavalute nella casa del Signore, ma soprattutto non voleva che ci fosse gente che vendesse agnelli per il sacrificio pasquale. Perchè questo? Per un impeto animalistico? oppure perchè si opponeva alla logica della religione come setta, come organo riservato ad una ristretta elìte? La logica che poteva tener campo all'epoca era quella che soltanto se ti potevi permettere l'agnello sacrificale potevi espiare i peccati da te compiuti in quell'anno. Il povero non aveva dunque diritto a poter "salvare la sua anima" se non grazie ad ingenti sacrifici economici, o paradossalmente ad un furto. Inoltre quel "mercato" poteva non essere riferito al tempio come edificio, ma all'ordine sacerdotale della Palestina del tempo: ognuno infatti doveva pagare ogni anno una tassa piuttosto elevata al tempio come supporto alla religione pubblica; non poteva riferirsi anche a questo Gesù? Non poteva volere che non ci fossero disparità tra il ricco ed il povero e che soprattutto non esistessero classi privilegiate come quella del clero? Va beh, non ci sarà mai una risposta a queste domande e poi, io mi ostinerò a dirlo fino alla raucedine, io sono solo un diciottenne che frequenta il quinto anno di liceo scientifico, non di certo un laureato in teologia, quindi questi quesiti potranno sembrare banali a chi ne sa più di me, ma non posso esimermi dal far notare che questa parte dell'insegnamento del Gesù "comunista" è stata deliberatamente ignorata dalla Chiesa che doveva essere portatrice del suo messaggio.
Volendo continuare a citare fonti canoniche poichè sono accettate dalla gran parte dei lettori di questo blog, mi viene in mente un passo molto bello del Vangelo di Matteo che si scaglia contro la frenesia del mondo dell'epoca (a maggior ragione a quella del nostro mondo) e può anche essere vista in ottica "proto-comunista", poichè invoglia l'uomo a non affannarsi più del necessario (se vogliamo a non generare pluslavoro) e a non diventare servo del lavoro stesso, a non alienarsi, a non diventare un automa, un servo della macchina. Io ve lo cito, poi ognuno ci può trovare quel che vuole. Vi invito però, come ho già avuto modo di dire in una precedente occasione, a non leggere troppo strettamente i riferimenti a Dio come divina provvidenza, poichè sono cose aggiunte molto probabilmente dagli evangelisti per rendere il messaggio più appetibile alle masse.
"Perciò vi dico: per la vostra vita non affannatevi di quello che mangerete o berrete, e neanche per il vostro corpo, di quello che indosserete; la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito? 26Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, né mietono, né ammassano nei granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non contate voi forse più di loro? 27E chi di voi, per quanto si dia da fare, può aggiungere un'ora sola alla sua vita? 28E perché vi affannate per il vestito? Osservate come crescono i gigli del campo: non lavorano e non filano. 29Eppure io vi dico che neanche Salomone, con tutta la sua gloria, vestiva come uno di loro. 30Ora se Dio veste così l'erba del campo, che oggi c'è e domani verrà gettata nel forno, non farà assai più per voi, gente di poca fede? 31Non affannatevi dunque dicendo: Che cosa mangeremo? Che cosa berremo? Che cosa indosseremo?"
"la vita forse non vale più del cibo e il corpo più del vestito?", diventare servi della macchina significa RINUNCIARE alla propria vita.
Mamma mia quanti spunti di riflessione... avrò detto anche una quantità inaudita di baggianate, ma alcune questioni che ho posto possono essere senza dubbio approfondite.
Non credo di essere riuscito a convincervi che Gesù era un "proto-comunista", ma almeno ho cercato di mettere in correlazione due delle persone su cui si fondano i miei ideali di vita: Marx e Gesù detto il Cristo. Ne approfitto anche per rimandarvi ad una lettura leggera ed interessante (ci vogliono 2-3 minuti per terminarla) ed è il Vangelo di Tommaso il Doppio, che potete trovare qui.

E poi vi lancio una sfida: se siete arrivati fino alla fine vuol dire che eravate interessati, quindi vi chiedo non solo cosa ne pensate di quel che ho scritto, ma se avete qualche idea per completarlo o per confutarlo. So che sarà una sfida fallimentare, perchè è un argomento troppo serio per essere trattato così, però, non si può mai sapere.
Vi lascio dicendovi che forse il prossimo intervento sarà su come sarebbe andato il Nuovo Testamento se Gesù fosse nato oggi, nel 2006.

domenica, settembre 24, 2006

Rassegna stampa


Mi sembra che sia passato un po' di tempo da quando ho deciso l'ultima volta di pormi di fronte a questa sorgente di radiazioni luminose che è il mio monitor per riempire una pagina bianca con dei caratteri neri leggibili in sequenza per ottenere frasi di senso compiuto.
E mi sembra anche che in questo lasso di tempo che è trascorso siano accadute un bel po' di cose: ad esempio abbiamo potuto vedere come il mio articolo nominato "la notte" non fosse del tutto insensato no? Pensate a quello che è successo per le parole non sbagliatissime che ha detto il Paparatzo a proposito dell'Islam.
Arriviamo poi alla notizia di ieri... via de conciliis, Avellino, poco dopo la mezzanotte: in cinque accerchiano un ragazzo per fargli pagare un non meglio specificato "sgarro" (si sussurra che fosse una questione di corteggiamenti alla persona sbagliata), questi tira fuori dalla cintola la sua pistola (19 anni!! in giro con la pistola... certe cose non succedono neanche nel Bronx) e dalla colluttazione salta fuori un proiettile, uno solo, lo colpisce al volto e per lui non c'è più nulla da fare. Io non conoscevo Mario Cioffi, nè i suoi aggressori, e non so cosa possa essere successo per portare ad una cosa del genere, ma devo dire che ancora una volta nel mio articolo sulla notte non ero andato troppo lontano. Tutta questa storia è una tragedia di proporzioni bibliche, perchè 1)come può un 19enne andare in giro con una pistola? 2)come possono succedere cose del genere in pieno centro? A via De Conciliis a quell'ora del sabato ci sono centinaia di persone e posso testimoniarlo. Spero proprio che abbiano sbagliato a scrivere sul giornale... che magari tutto ciò sia successo in un vicoletto sperduto e che nessuno possa essersi accorto in tempo di ciò che stava accadendo.
Un'altra considerazione che mi viene da fare è che lo sfortunato ragazzo che ha avuto la peggio in questa faccenda era il figlio di un rinomato commerciante. Significa che fa parte di quella che potremmo definire una "Avellino bene", lo strato alto della società avellinese: buona base economica alle spalle, larga cerchia di amicizie e pistola nella tasca. L'immagine più brutta che si possa avere della società moderna. Ripeto di non voler infangare la memoria di questo ragazzo perchè non lo conoscevo, ma quel che posso dire da esterno, è che non ci fa una bella figura. Sarà potuto essere stato anche il più bravo ragazzo della terra, ma stanotte andava in giro con una pistola... tanto ci penserà la morte che con il suo velo nasconderà tutte queste cose e tutte le considerazioni che ne possono derivare. Si dirà che si vuole giustizia, che non succedano più queste cose, che ci vuole la corte marziale e la presenza dell'esercito nel centro di Avellino, che bisogna mettere il coprifuoco e che "tanto per cambiare, sono sempre i migliori quelli che se ne vanno".
Devo ammettere di non avere la più pallida idea di come arginare una tendenza che sembra crescere impetuosamente e che ho avuto più volte modo di denunciare: l'imbarbarimento dell'essere umano. So soltanto che dobbiamo lavorare tutti assieme per trovarne le cause, altrimenti non riusciremo mai a ricavarne una soluzione. E con "tutti assieme" intendo istituzioni, forze dell'ordine, scuola, mass media e ragazzi. Non dobbiamo essere complici in alcun modo di quello che sta succedendo e farci passare addosso avvenimenti come questo fingendo che non è successo nulla significa essere complici.
Quali sono dunque le cause di questa situazione? E' la scuola che ha rinunciato al suo ruolo di luogo di formazione? E' la famiglia che non sottopone più al necessario controllo i giovani? Sono le forze dell'ordine che quando si tratta di invischiarsi negli affari dei ricchi, dei potenti o dei violenti si tirano indietro? O che magari intimidiscono e controllano gli innocenti, fingendo di non sapere quali sono i veri problemi? E' la televisione che dà gli esempi sbagliati? Sono i nosti politici che si fanno portavoce di violenza fisica e verbale e si fanno scortare poichè sono spaventati dalle eventuali ripercussioni dei loro gesti insensati?
Per oggi la rassegna stampa finisce qui.
Dovevo scrivere altre cose, ma non ce la faccio, mi sono innervosito troppo.
Penso che le altre cose, di minore importanza, le aggiungerò domani in un altro post
ciao ed alla prox

giovedì, agosto 17, 2006

Ennesimo articolo senza senso... "La notte"


Ed eccoci qui pronti a scrivere un nuovo intervento, simile agli altri per l'inestricabile confusione che vi regna e per la povertà di idee e di linguaggio, ma dissimile per quanto riguarda il tema che forse stavolta è cambiato.

E' incredibile ma mi è venuto un improvviso attacco di tristezza... era un po' che non provavo una sensazione del genere; è una sorta di velata malinconia, mi sento più leggero e al contempo più pesante, come se avessi perso un pezzo di me e qualcuno lo avesse rimpiazzato con una copia di un materiale diverso.
Sarà stato dopo aver letto l'elogio funebre scritto ad Uri Grossman dal padre scrittore, sarà per le migliaia e migliaia di persone che in questo momento stanno morendo e di cui non conosceremo mai nè un volto, nè un nome; sarà per il fatto che mi sto rendendo conto che l'essere umano, il piccolo gigante, si sta indebolendo e si sta piano piano spegnendo in un inesorabile crepuscolo, quasi come le divinità dell'età classica. Il crepuscolo. Sì siamo al lento tramonto dell'umanità: all'orizzonte la luce si affievolisce ed iniziano a spuntare timide e tremolanti le stelle di una nuova notte, una notte che sarà senza luna e senza fari che ci possano guidare. Una notte buia e tenebrosa. E si sa, purtroppo, che l'essere umano, per come lo conosciamo, ha una innata paura del buio, perchè in esso la sua ragione si appiattisce, si smarrisce, vede e crea mostri in ogni dove... e diventa egli stesso un mostro; la nostra rapida civiltà fatta di neon e di luci accecanti fa sì che noi non ci rendiamo conto che sta calando la notte e ci sembrerà di vivere sempre in un eterno giorno, ma la nostra natura ferina ed istintiva comprenderà appieno il cambiamento e guarderà più lontano di quanto non riusciamo a fare noi: la belva che è in noi tenterà di avvertirci, ma la sua voce verrà da troppo lontano per essere udita, si perderà nei meandri della nostra tesissima mente.
Ecco cosa mi ha reso triste. L'aver rilassato per un attimo la mente, l'aver reso la strada più percorribile ed il permettere alla voce selvaggia ed impaurita che strepitava nel profondo del mio essere di uscire fuori. Quel che ho udito anche solo per un attimo è stato inquietante; la voce mi diceva che mentre noi siamo qui a fissare il monitor del computer dimentichiamo sempre più noi stessi e l'universo in cui viviamo.Sovraccarichiamo la nostra mente con fardelli inutili e la portiamo prossima all'esaurimento, alla guerra totale, all'annientamento.E' quello che ormai fanno tutti in occidente: creano nuovi dei e non riescono a fare a meno di credervi. Pensate al bullismo, ormai sempre più diffuso ovunque. Pensate alle piccole associazioni malavitose. Pensate alle persone ammazzate per un cellulare. Pensate alle migliaia di persone che ogni anno cadono nel tunnel della droga. Pensate alle centinaia di focolai di guerra più o meno noti che sono presenti in tutto il mondo. Sono tutte conseguenze del fatto che sta arrivando la notte e non siamo pronti; vi rendete conto che nel XX secolo ci sono stati più morti nelle guerre che in tutti i secoli precedenti messi assieme? La sola II Grande Guerra ha causato 55.527.000 morti più 6.000.000 di persone uccise nei campi di sterminio nazista... stiamo impazzendo e forse avremmo bisogno di qualche attimo in più di calma. Vi siete mai osservati a fondo? Da quanto tempo non vi fermate sotto il cielo stellato a lasciare vagare la vostra ragione per mondi sconosciuti? Da quanto tempo non provate ad ascoltare i suoni che provengono dal mondo circostante? Beh, per quanto riguarda me... tanto tanto tempo. E quel che ho fatto ieri sera mi ha fatto capire veramente quanto fosse stato lungo questo periodo.
Prima di addormentarmi, ho mandato in sovraccarico il cervello, pensavo a tantissime cose in contemporanea e nella mia mente iniziavano ad aggirarsi spettri impazziti che vagavano senza una meta portando una lanterna accesa che emanava pensieri e pensieri e pensieri... non mi sono neanche avveduto di aver lasciato la finestra aperta. Ad un certo punto gli esseri primitivi che albergano dentro di me hanno iniziato a danzare attorno ad un fuoco, a cantare, a suonare tamburi a ritmi forsennati. E' stato proprio il suono di un tamburo che mi ha risvegliato. Gli spettri si sono improvvisamente accasciati e le loro lanterne, cadute a terra, sono andate in frantumi, non lasciando più intravedere i pensieri che emanavano fino a pochi istanti prima... improvvisamente nella mia mente c'è stato il silenzio più assoluto, come se fosse stato tranciato di netto un cavo tra il mondo del caos in cui normalmente viviamo ed un mondo soffice ed ovattato che abbiamo lasciato cadere nell'oblio; da fuori è venuto uno strepitare di grilli e qualcosa, forse un pipistrello è passato poco fuori dalla mia finestra con un battito d'ali fragoroso e deciso. I suoni diventavano sempre più forti e penetravano dentro di me... fin quando non si sono fusi assieme in un'orchestra affiatata per poi scomparire del tutto a causa del suono di quel tamburo. Tumb tumb. Tumb Tumb. Tumb Tumb. Il mio cuore è il tamburo che mi ha risvegliato; non dimentichiamo il nostro cuore. Quello che vi chiedo, se avete letto fin qui e se avete intenzione di commentare è soltanto questo: secondo voi, quale è la funzione della nostra mente?

Io credo che se non vogliamo che la notte ci prenda alla sprovvista dobbiamo dimenticare l'uso che abbiamo fatto finora della nostra mente e concederle qualche attimo di pausa, qualche attimo che in oriente chiamerebbero "meditazione", ma che io mi limito a chiamare "rilassamento". Se non vogliamo impazzire, lasciamo che i corridoi del nostro potentissimo ma delicatissimo strumento si liberino dalle sovrastrutture che abbiamo creato ogni giorno per tutta la nostra vita: Dio, il peccato, il perbenismo, l'odio, i nemici... e prepariamoci ad affrontare la notte del genere umano da esseri umani; solo così potremo sopravvivere in un mondo che sarà popolato da belve impazzite e dagli occhi di fuoco

mercoledì, luglio 26, 2006

Il teatrino, i burattini e la Terza Guerra Mondiale


Mi è capitato abbastanza sovente nell'ultimo periodo di pensare alla possibilità di una Terza Guerra Mondiale e mi piace immaginare il mondo come un immenso teatrino, dove dei burattinai folli si divertono a muovere dei burattini inanimati affinchè distruggano il palchetto. E' mai possibile che Bush è veramente capace di pensare un piano per avere il petrolio a buon mercato bombardando l'Iraq? Ma se non è capace neanche di allacciarsi i lacci delle scarpe... Deve essere necessariamente manipolato da qualcuno, che, evidentemente ha uno scarso senso dell'umorismo visto che tende ad incazzarsi per ogni minima cavolata succede. A parte Bush, però, mi allarma il fatto che tutti i potentati del mondo (nella foto, da sx. Ahmaninejad, Condoleeza, Blair, e George W.) stiano iniziando a perdere la testa ed incomincio veramente a credere che si divertano a vedere morire la gente innocente o che magari abbiano un sadico godimento quando vengono a sapere che una loro nuova arma funzioni bene. Talvolta mi ritrovo a voler fare un'analisi obiettiva di quel che sta succedendo nel mondo e puntualmente non ci riesco, fallisco e mi avvilisco. Non ci capisco più niente. Qualche tempo fa avevo appreso senza celare un sorriso di soddisfazione che un tizio a capo del governo iraniano aveva deciso di avviare un programma atomico e lo aveva annunziato al mondo intero. Il sorriso di soddisfazione è scomparso quando ho pensato che probabilmente già aveva la bomba, altrimenti non si sarebbe esposto. Si è tramutato in una smorfia di dolore quando ho appreso che quel tizio con la faccia simpatica e la barba da estremista aveva deciso che Israele non aveva diritto di essere sulle carte geografiche, almeno fin quando la Palestina non avesse potuto esistere ufficialmente. Poi la situazione è peggiorata quando ho capito che non era solo la barba ad essere da estremista ma che quel burattino era tutto estremista e teneva un missile in mano. Perchè allora non lo lanciava? Aveva un'arma così potente, se ne infischiava delle reazioni internazionali e non la usava? Allora ho cercato un po' qui un po' lì le armi che potevano avere gli amici del Popolo Prediletto ed ho scoperto che hanno almeno 200 atomiche non dichiarate, il che significa che il numero può verosimilmente aumentare nella realtà. Ora pensandoci sono sgomento: duecento testate atomiche sono un arsenale che potrebbe far saltare all'aria il mondo intero ed è preoccupante il fatto che Israele non si sia mai fatto riserve sul come e quando usarle. Da un momento all'altro potrebbe alzarsi un missilotto con una testatina atomica, venire comandato dal burattinaio fin sopra Teheran e poi lasciato cadere pesantemente lasciandosi sfilare il comando di mano e bum. Bambini, applausi! Ci sono anche gli effetti speciali!

Purtroppo, però, gli effetti speciali dei nostri ottimi amici d'oltremare e d'oltreterra non finiscono qui. Si sono veramente sbizzarriti, volevano battere la concorrenza dal punto di vista degli effetti speciali e credo ci siano riusciti;negli anni '80 hanno iniziato a lavorare su un progetto fenomenale: creare una bomba che uccidesse soltanto gli arabi, una bomba "pulita" che avrebbe avuto nefandi effetti soltanto sui nemici di sempre e della quale possibilmente nessuno doveva sapere nulla. Sembra un romanzo di Tom Clancy o magari di Stephen King. Ricordate l'ombra dello scorpione? No, non è nulla di così complicato... E' soltanto uno spettacolo di marionette, qui non c'è bisogno di cospirazioni politiche o roba del genere, basta soltanto che il burattinaio decida di muoversi, tirare un po' di più il filo, spostarlo dove vuole e lasciare cadere la provetta che non ha nulla di poetico, ma è efficace; si alzerebbe un po' d polvere scenica, un faretto darebbe un po' di colore, possibilmente verde(perchè è così che immaginiamo noi un virus letale, no?) e tutte le marionette col turbante cadono di colpo a terra. Che grande cup de thèàtre! Signori e signore, grandi e piccini, lo spettacolo è finito! Buonanotte!

No, no, aspetta, è tutto sbagliato! Stiamo ridendo di uno spettacolo orrendo... bombe atomiche, armi chimiche e biologiche, attacchi fatti così, senza un vero motivo. Stiamo impazzendo per caso? Fermatevi tutti, no, no, no, No, NO, NOO!!! Non andate via così!No, forse sono semplicemente impazzito io; ahahah sta sclerando per uno spettacolo di burattini... Però mi piacerebbe conoscere il burattinaio, chi potrebbe essere tanto sadico da pensare uno spettacolo del genere? Se credete nel destino, sapete chi è il vostro burattinaio.

"Ora senta un po' che bizzarria mi viene in mente! Se, nel momento culminante [dell' Elettra, NdR], proprio quando la marionetta che rappresenta Oreste è per vendicare la morte del padre sopra Egisto e la madre, si facesse uno strappo nel cielo di carta del teatrino, che avverrebbe? Dica lei. -Non saprei,- risposi, stringendomi nelle spalle. -Ma è facilissimo, signor Meis! Oreste rimarrebbe sconcertato da quel buco nel cielo. - E perchè? - Mi lasci dire. Oreste sentirebbe ancora gl'impulsi della vendetta, vorrebbe seguirli con smaniosa passione, ma gli occhi, sul punto, gli andrebbero lì, a quello strappo, donde ora ogni sorta di mali influssi penetrerebbero nella scena, e si sentirebbe cader le braccia. Oreste, insomma, diventerebbe Amleto. Tutta la differenza, signor Meis, fra la tragedia antica e la moderna consiste in ciò, creda pure: in un buco nel cielo di carta."
L.Pirandello, "Il fu mattia Pascal"


http://www.disinformazione.it/
http://www.informationguerrilla.org/

martedì, giugno 20, 2006

Proibire o educare?


E’ di qualche giorno fa la notizia della pubblicazione su the Lancet, prestigiosa rivista scientifica, di uno studio condotto all’università di Zurigo sulle droghe pesanti.Il risultato è sconvolgente: liberalizzare le droghe pesanti fa calare il numero dei tossicodipendenti.L’esperimento, iniziato in Svizzera nel 1991, ha un risultato chiaro: in un anno di somministrazione controllata ai tossicodipendenti di eroina, il numero di morti per overdose è calato del 20%, mentre in dieci anni il numero di neoconsumatori è precipitato da 850 a 150 (circa l’82% in meno) .Per gli autori dello studio, il sociologo Carlos Nordt e lo psichiatra Rudolf Stohler, questi dati dimostrano che la politica “liberale” in materia di droga in Svizzera non ha provocato la tanta temuta “banalizzazione” del consumo di eroina (il rischio era di usarla di più perché era più facile procurarsela). Al contrario, la dipendenza da eroina è diventata sempre più un problema medico e ha perso in qualche modo la sua immagine di “atto di ribellione”. In Svizzera, sostengono i ricercatori, l’uso di eroina è considerato oggi una malattia che dev’essere trattata da un medico e non è più visto come un atto criminale.Adesso, io sono contro le droghe, come tutti voi e cerco solo una soluzione a questo problema. Però questi dati dimostrano che legalizzare le droghe non solo non porta ad una loro maggiore diffusione, ma anzi ad un drastico calo nel numero di assuntori abituali di esse. Sorge dunque un problema: come dobbiamo comportarci nei confronti di questo problema? Sono due le risposte: proibire o educare. Ma possiamo veramente proibire ed essere sicuri che la proibizione sia rispettata? Io dico di no. “La proibizione non è un deterrente, ma al contrario fa aumentare nei giovani il desiderio della trasgressione. Non solo: la proibizione rende costosissime le droghe e spinge chi ne fa uso a compiere atti criminali per procurarsele. Il fatto che la droga circoli poi in modo incontrollato è all’origine della grande mortalità tra i tossicodipendenti. Le sostanze stupefacenti possono essere più o meno pure e sono di solito “tagliate” con altri ingredienti. I ragazzi muoiono di overdose perché circolano partite di eroina a concentrazione più elevata di quella abituale. A differenza di quanto si pensi, il sovradosaggio non è quindi dovuto al desiderio di aumentare volontariamente l’effetto della droga.”, dice Umberto Veronesi in un articolo da cui ho preso spunto.Infine, non va dimenticato che il mercato della droga è la principale fonte di guadagno delle associazioni malavitose (mafia e camorra). La legalizzazione delle droghe potrebbe essere un serio colpo all’economia delle associazioni camorristiche. Chi di noi non ricorda la guerra di camorra che un paio di anni fa ha sconvolto Napoli (una media di un morto ogni tre giorni)? E vogliamo parlare di Scampia? Inoltre, ci tengo a ricordare che nell’articolo di Veronesi si parla di droghe pesanti: se l’effetto della legalizzazione dell’eroina è tale, in proporzione il problema delle droghe leggere (con le quali se entra nel mondo della droga e dalle quali si parte per raggiungere le droghe pesanti) verrebbe verosimilmente risolto.Ma per fare questo ci voglio azioni decise, che sono ben lontane dalla politica del governo italiano, che a febbraio si è mosso nella direzione opposta con la promulgazione di una legge che inasprisce le pene per gli spacciatori di droghe leggere ( sorvoliamo sul fatto che la linea di demarcazione tra consumatore e spacciatore è molto sottile) con pene da 6 a 20 anni. I risultati, fatta eccezione per un incremento di detenuti nelle già stracolme carceri italiane, tardano ad arrivare.A questo punto si rinnova la domanda: proibire o educare?Secondo me, la lotta alla droga non si deve basare su divieti e proibizioni, ma su una seria campagna di educazione, sia a scuola che in famiglia, che non abbia come messaggio il solito “le droghe fanno male!”, ma che piuttosto riduca l’isolamento ed il disagio esistenziale dei giovani, che sono le vere cause del problema della droga.Ammetto che sia difficile, ma devo dire che secondo me è l'unica via che può portare a ottimi risultati.Ricordando le parole di un mio amico che è solito ripetere “la legalizzeranno”, vi invito miei cari lettori ad una riflessione e ad una risposta alla domanda chiave: “proibire o educare?”.

venerdì, giugno 16, 2006

Il Giudizio Universale


Quello che riporto qui sotto, dopo una breve sintesi introduttiva, sono due pagine tratte dal libro di Giobbe Covatta "Dio li fa e poi li Accoppa, Zelig Editore 1999. Rosario, l'unico bresciano immigrato a Napoli, si sveglia una notte tormentata ed incontra nientepopodimenoche il Padreterno che gli annuncia di voler fare un diluvio universale. Rosario, agente teatrale fallito, è il prescelto che deve far salvare tutti gli esseri viventi con un'arca che dovrà costruire in sette giorni; ci si rende conto, però, che Dio è poco informato su quello che succede sulla terra e su quello che pensano gli uomini e cerca di recuperare facendo domande a raffica ad uno sgomento Rosario. Scopriremo anche che il Padreterno non ha idea di cosa possa essere il Giudizio Universale, fandonia inventata dagli uomini, e Rosario, propostosi di essere suo aiutante inizia a descrivergli la scena:

- Signore e Signori sta per andare in onda il Giudizio Universale. Alla vostra destra potete vedere il Padreterno, con toga e tocco, e alla vostra sinistra il buon vecchio Rosario Sansa, suo aiutante. Tutto è pronto, partono le note della sigla e si inizia. La parola è a Rosario che subito si rivolge al Padreterno:"Faccio entrare, Signore?"
"Fai entrare!" risponde Dio.
"Primo: Giovanni Paolo II"
E il Signore: "Non cominciamo a fare casino: è primo o secondo? Avanti, lei chi è?"
"Io sono il Papa"
"Papà di chi?"
"Ma quale papà! Io sono il Papa, sono il rappresentante di Pietro!"
"Guardi che la porta dei rappresentanti è dietro..."
"Sono il successore di Pietro!"
"Pietroooo!!!!" grida il Signore "Pietro vieni qua! Tu hai nipoti?"
"No" dice Pietro "Io questo non lo conosco proprio."
"Insomma, si può sapere lei chi è?"
"Io sono il Dio in terra."
"Pietro! Questo è drogato! Un drogato elegante, con la gonna, ma sempre un drogato. Portalo via Rosario!Accompagnalo giù fra gli arroganti!"
E Rosario: "Venga, signor Papa; venga con me..."
I due scendono giù verso l'Inferno, dove per entrare c'è una porta con su scritto "Per me si va nella città dolente, per me si va dentro Poggioreale, per me si va tra la perduta gente"... E davanti alla porta c'è una fiera tremenda, una specie di Nicola di Bari con tre teste: la fiera del Levante (N.d.R: ahahahahah). I due la superano e arrivano nel girone degli arroganti, dove le anime dannate sono radunate in un'enorme stanza, e ognuno dice all'altro: "Lei non sa chi sono io!" E l'altro risponde: "No. E' lei che non sa chi sono io!" E il terzo dice "Voi due non sapete chi sono io!"; e ogni due minuti, da un altoparlante, si sente una voce che dice: "Vui site 'na maniata 'e strunz'".
Rosario lascia il Papa e dà un'occhiata in giro; il girone a fianco è quello dei lussuriosi. Rosario, incuriosito, chiede al diavolo di guardia: "Chi c'è qui dentro?" L'altro risponde: "Fede e Liguori". "Fede e Liguori nel girone dei lussuriosi?" si stupisce Rosario. "E certo!" lo aggredisce il demonio. "Hanno portato il certificato con scritto 'leccaculo', dove li dovevo mettere?""Giusto, giusto! Non si incazzi, signor diavolo!" E così dicendo Rosario si affaccia alla porta e dà un'occhiata dentro. E' una vista terribile: i dannati stanno tutti in fila indiana, ginocchioni, e quello dietro lecca il culo a quello avanti e dal culo edi quello davanti escono fiamme di fuoco; e tra i dannati c'è quasi tutta la televisione italiana [...]-

Passo di facile lettura che porta a diverse considerazioni... ad esempio: credete ci sarà un Giudizio Universale? Se sì, come sarà? (risposta possibilmente NON seria) Chi vedrete all'inferno, in quali gironi e perchè? Rispondete...
Alla prox.

martedì, giugno 06, 2006

La più grande menzogna della Storia


Buongiorno ai 'compagni' e le 'compagne' del mio blog(hahaha). Era un po' che non facevo un articolo serio e quindi avevo necessità di scrivere qualcosa di importante... Lo spunto me lo ha dato la visione del film "Il Codice da Vinci", che mi sento di consigliare a chi vuole vedere un bel thriller. Il film è abbastanza appassionante ed ha delle location fantastiche, è basato su una trama abbastanza solida e si basa su fonti contestate ma affidabili almeno quanto i vangeli "canonici", seppur non accettate dalle Chiese istituzionalizzate.
Chiusa la parentesi sul film passiamo a noi.

Come avrete potuto intuire, oggi non mi sento troppo in sintonia con la Santa Madre Chiesa di Roma ed il titolo di questo post del Blog è riferito proprio alla suddetta Chiesa. Eh sì, la Chiesa Cattolica è la più grande menzogna della storia che si basa in buona parte su altre grandiose bugie...
Procediamo con ordine. Quel che noi facciamo è celebrare la resurrezione di Cristo dai morti. Ma sappiamo veramente chi era Gesù detto il Cristo? Era naturalmente una domanda retorica e la risposta è di certo negativa. Dai Vangeli Canonici apprendiamo i primi 12 anni della sua vita e poi, improvvisamente, Gesù scompare, non si sa dove sia e cosa stia facendo e ricomparirà (!) 18 anni dopo, cioè all'età di 30 anni, prima di darsi alla vita "pubblica". Sono molti gli studiosi che hanno cercato di capire cosa sia successo nell'arco di quei 18 anni e le risposte sono le più disparate; una delle più convincenti a mia conoscenza è quella di Fida M. Hassnain, direttore del Museo delle Antichità dello Stato di Jammu e Kashmir (India), che nel suo libro "Sulle tracce di Gesù l'Esseno" propone una visione della vita di Gesù piuttosto convincente. E' grosso modo la versione dei fatti in cui io credo e parte delle cose che dirò sono ispirate a quel libro:
Gesù emigra in oriente dove imparerà pratiche "magiche" e di meditazione, vivendo sotto la protezione dell'ordine degli Esseni (gente ke ancora oggi fa rituali simili a quelli del Cristo) poi torna in Palestina e dopo essere andato nel deserto a meditare, e dopo essersi purificato fa emergere la parte di divinità che era in lui.

Un Gesù mistico, molto orientaleggiante ci è presentato dal Vangelo di Tommaso (guarda caso apocrifo), un Gesù che dice frasi tipo: "Forse la gente pensa che io sia venuto a portare la pace nel mondo. Non sanno che sono venuto a portare il conflitto nel mondo: fuoco, ferro, guerra." Non male vero? Direi, anzi, abbastanza profetica...

Siete ancora sicuri di conoscere bene la figura di Gesù? O forse c'è qualcosa su cui la Chiesa ha preferito tacere? Se volete potrò evidenziare altre cose "strane" nelle figure bibliche e della storia ecclesiastica o dire altre cose sulla figura di Gesù... Solo se il responso sarà positivo.
In caso qualcuno (o megli qualcuna) abbia intenzione di fare polemica... semplicemente non continuo ed interrompo quest'altra cosa come ho fatto con il vaso di pandora

Ciao ed alla prossima
(prox. articolo divertente, forse)

giovedì, giugno 01, 2006

School is over

La sQuola è finita... non c'è altro da dire no?
O forse volete un resoconto?
Visto che si sarà alzato un coro di "nooooooooo", per dispetto io il resoconto lo faccio lo stesso. Voi lo leggerete? La scelta l'avete già fatta, dovete solo comprenderla (ahahah)

L'anno scolastico è volato letteralmente via, mi sono reso conto tutto di un botto di essere invecchiato (eh sì, sono molto vicino ai 18) e che il tempo è molto meno lento di quanto possa sembrare... tra l'altro sono sempre più sicuro che quel che faccio al liceo mi serva a poco e che poi l'Università sarà un mondo a parte, quindi perchè darsi pena per la scuola?
La filosofia che mi ha guidato quest anno è stata quella del "che me ne frega" ed ho fatto tutto fuorchè studiare (probabilmente contando le ore in cui ho suonato la chitarra e le ore in cui ho studiato, si avrebbe un responso sconvolgente) ed il risultato come è stato? Di certo non negativo, ma per averne la sicurezza bisognerebbe attendere i quadri.
Che altro dire? Non ne ho idea e mi sa che per il momento concluderò qui questo intervento, nonostante sappia che dopo tanto tempo di pausa dal blog vi aspettereste chissà quale intervento teologico-filosofico...

Per questo tipo di intervento dovrete attendere non molto, visto che oggidì andrò a vedere il Codice da Vinci grande film (di Ron Howard con Tom Hanks, Jean Reno, Paul Bettamy) con grande trama, tratto da libro grande (per dimensioni) ma da non grande libro (per qualità)

Con questo metto la parola fine
FINE.

mercoledì, maggio 03, 2006

Molti vorrebbero prendere la Bibbia alla lettera


A molti piace ancora leggere la bibbia alla lettera, spesso dimenticando che è un testo scritto migliaia di anni fa e che come tale deve necessariamente essere lo specchio dei suoi tempi. Tentare forzatamente di attualizzarla potrebbe essere un errore non da poco, poichè come diceva Dazio citando Dan Brown, non è stata mandata via fax dal cielo... A tal proposito voglio citare questa interessante lettera mandata alla dr. Laura Schlesinger, famosa giornalista americana che avrebbe detto che nel libro del Leviatano è scritto che l'omosessualità è un abominio.
Leggete e pensate gente.


<<Cara Dottoressa Schlesinger, le scrivo per ringraziarla del suo lavoro educativo sulle leggi del Signore. Ho imparato davvero molto dal suo programma, ed ho cercato di dividere tale conoscenza con più persone possibile. Adesso, quando qualcuno tenta di difendere lo stile di vita omosessuale, gli ricordo semplicemente che nel Levitico 18:22 si afferma che ciò è un abominio. Fine della discussione. Però, avrei bisogno di alcun consigli da lei, a riguardo di altre leggi specifiche e come applicarle:

Vorrei vendere mia figlia come schiava, come sancisce (Esodo 21:7). Quale pensa sarebbe un buon prezzo di vendita?

Quando sull'altare sacrificale accendo un fuoco e vi ardo un toro, so dalle scritture che ciò produce un piacevole profumo per il Signore (Lev.1.9). Il problema è con i miei vicini: loro, i blasfemi, sostengono che l'odore non è piacevole. Devo forse percuoterli?

So che posso avere contatti con una donna quando non ha le mestruazioni (Lev.15: 19-24.). Il problema è come faccio a chiederle questa cosa? Molte donne s'offendono.

Il Levitico ai versi 25:44 afferma che potrei possedere degli schiavi, sia maschi che femmine, a patto che essi siano acquistati in nazioni straniere. Un mio amico afferma che questo si può fare con i filippini, ma non con i francesi. Può farmi capire meglio? Perché non posso possedere schiavi francesi?

Un mio vicino insiste per lavorare di Sabato. Esodo 35:2 dice chiaramente che dovrebbe essere messo a morte. Sono moralmente obbligato ad ucciderlo personalmente?

Un mio amico ha la sensazione che anche se mangiare crostacei è considerato un abominio (Lev. 11:10), lo sia meno dell'omosessualità. Non sono affatto d'accordo. Può illuminarci sulla questione?

Sempre il Levitico ai versi 21:20 afferma che non posso avvicinarmi all'altare di Dio se ho difetti di vista. Devo effettivamente ammettere che uso gli occhiali per leggere... La mia vista deve per forza essere 10 decimi o c'è qualche scappatoia alla questione?

Molti dei miei amici maschi usano rasarsi i capelli, compresi quelli vicino alle tempie, anche se questo è espressamente vietato dalla Bibbia (Lev 19:27). In che modo devono esser messi a morte?

Ancora nel Levitico (11:6-8) viene detto che toccare la pelle di maiale morto rende impuri. Per giocare a pallone debbo quindi indossare dei guanti?

Mio zio possiede una fattoria. E' andato contro Lev. 19:19, poiché ha piantato due diversi tipi di ortaggi nello stesso campo; anche sua moglie ha violato lo stesso passo, perchè usa indossare vesti di due tipi diversi di tessuto (cotone/acrilico). Non solo: mio zio bestemmia a tutto andare.

E' proprio necessario che mi prenda la briga di radunare tutti gli abitanti della città per lapidarli come prescrivono le scritture? Non potrei, più semplicemente, dargli fuoco mentre dormono, come simpaticamente consiglia Lev 20:14 per le persone che giacciono con consanguinei?

So che Lei ha studiato approfonditamente questi argomenti, per cui sono sicuro che potrà rispon dere a queste semplici domande. Nell'occasione, la ringrazio ancora per essere così solerte nel ricordare a tutti noi che la parola di Dio è eterna ed immutabile. Sempre suo. Un ammiratore devoto.>>" fonte: www.nogod.it, un sito che non frequento molto, ma che ogni tanto ha idee non malvage

domenica, aprile 30, 2006

Il Vaso di Pandora 1a puntata


In principio Dio creò l'uomo...

... Poi essendo egli troppo solo ed incapace di combinare sfracelli, per divertirsi un po', Dio creò la donna. Eva (questo era il nome della prima donna creata) fu plasmata a partire da una costola di Adamo (l'uomo) sottrattagli con incredibile sofferenza e senza anestesia, in precarie condizioni igieniche ed a rischio di infezioni potenzialment mortali... sembrò però essere una bella creatura (non per niente era stata creata a partire dall'uomo), e quindi non la si soppresse subito.
La situazione, come era facile aspettarsi era destinata ben presto a degenerare, ed infatti il serpente, l'animale più furbo del paradiso terrestre (guarda caso, IL serpente, non LA serpentessa), convinse Eva a prendere e mangiare il frutto proibito, l'unico frutto in tutto il Paradiso terrestre che era stato espressamente vietato. Ora, con tutto quel ben di Dio (è il caso di dirlo), perchè devi prendere proprio l'unico frutto che ti è stato vietato? La spiegazione è semplice ed è stata data da illustri psicologi. La riassumerò in poche righe, basandomi sul libro "Psicologia femminile e drammi storici" del Dott. Aniell von Falk, allievo di Freud e grande psichiatra austriaco: Dio, indicando l'albero del frutto proibito, disse: "Se prenderete quel frutto, la pagherete cara!". Nel cervello di Eva allora si innescò uno strano meccanismo: "Pagare qualcosa caro" = "comprare roba firmata" = "shopping". Questo ragionamento in apparenza irreprensibile fece sì che Eva prendesse la mela senza pensarci su due volte ed a mangiarlo, con il serpente che si crepava di risate alle sue spalle, ed ad offrirlo ad Adamo. Questi, all'inizio, rifiutò. Ma Eva, con tono minaccioso, gli disse: "Sei sempre impegnato a guardare i match di lotta fra gli ornitorinchi nani e gli struzzi del bengala e non mi pensi mai!" Poi aggiunse "Se non mangi questo frutto, chiedo il divorzio!". Adamo, avendo notato un buco nel suo calzino, e dimostrando in questo modo molta intelligenza pensò "Se questa mò se ne va, chi me lo rammenda il calzino?" e decise di fare uno sforzo e mangiare anche lui il frutto proibito (che tra l'altro faceva anche un po' schifo). A quel punto Dio tuonò dal cielo ed urlò incazzato come un bonobo castrato : "Ma come è possibile che siete tanto idioti? Potevate mangiare talmente tanta roba da diventare più grassi di Giuliano Ferrara e che fate? prendete l'unico frutto senza zucchero?". Il Dott. Aniell Von Falk (che da adesso chiameremo per comodità Dott. Von Falk), propone una chiave di lettura anche a quest ultimo particolare: secondo l'illustre studioso, infatti, la donna, prendendo il frutto senza zucchero, stava già pensando alla dieta ed alla sua linea da mantenere assolutamente e con il minimo sforzo, e quindi non avrebbe mai, per nulla al mondo rifiutato. Ma torniamo alla nostra narrazione. Dio, sbattè a calci Adamo ed Eva fuori dal Paradiso Terrestre e disse all'uomo: "maledetto sia il suolo per causa tua!Con dolore ne trarrai il cibo per tutti i giorni della tua vita. Spine e cardi produrrà per te e mangerai l'erba campestre. Con il sudore del tuo volto mangerai il pane;finchè tornerai alla terra, perchè da essa sei stato tratto:polvere tu sei e polvere tornerai!". "Azz! A me! Alla faccia della parità!" pensò l'uomo mentre Eva gli diceva "Te l'avevo detto di non mangiarlo, e tu che non mi stai mai a sentire!", non sapendo però che questa era solo la prima di una lunga serie di sventure che gli sarebbero capitate...

Alla prossima puntata

martedì, aprile 11, 2006

Ave Pep** ! Morituri te salutant / #1



La redazione giornalistica del mio blog ha avuto l'onore di poter intervistare tramite MSN Messenger sua altezza Pep** Imperatore del Mondo Intero e dei sette cieli. Non fate caso ad errori di battitura ed alla frammentarietà dell'intervista, ma era un'occasione da non perdere e le domande sono le prime che sono venute in mente al caporedazione...
Colgo l'occasione per ringraziare ancora una volta il sommo e divino Imperatore di averci concesso di vivere ancora un altro giorno nel Suo mondo. Ecco ora la prima parte dell'intervista. Per le altre parti non abbiamo ancora i diritti di pubblicazione, ma vedremo di rimediare quanto prima.

I: ave signor altissimo imperatore.ora che grazie al suo geniale colpo di stato è riuscito a diventare imperatore del mondo, cosa propone di fare per risolvere il problema della fame nel mondo?
P: avvierò forti ricerche per cibi molto piu calorici da distribuire solo apoveri...mentre i ricchi continuerranno a far uso deiloro palati come meglio vogliono

I: bene, un'idea interessante, ma come crede di reperire i fondi necessari ad una ricerca del genere? Il suo ministro dell'economia suggeriva che una persona su 10 dovrà vendere il rene sinistro al mercato nero degli organi per ottenere i fondi...rispetterà l'ipotesi del suo ministro, oppure propone qualcosa di diverso e di più creativo?
P: venderò il mio che in quanto tale vale un miliardo di volte tanto
I: In questo modo dimostra la sua somma bontà ancora una volta.
P: lo so.grazie

I: Passiamo alla prossima domanda.
P: ok.presto che ho da conquistare la luna
I: :D
I: Cosa pensa di farne dei francesi? Il suo ministro delle infrastrutture proponeva di metterli tutti a lavorare in miniera. Lei cosa ne dice?
P: no...meglio relegarli in Groenlandia
I: E gli abitanti della Groenlandia?non vorrà mica lasciarli soli coi francesi?
P: nell'odiena Francia,che poi cambierà nome
I: Bene, bene, bene... passiamo alla prossima
domanda

I: Che fine farà fare a Berlusconi?
P: sara il capocantiere della mia reggia sull'Everest
I: Interessante questa trovata. Chi lavorerà più a 9000 metri di quota per costruirle la reggia?
P: chi obbligo
I: non vuole sbilaciarsi eh?Bene allora, che fine farà fare a Bossi?
P: bossi lho fatto gia uccidere..nn lo sa?voleva scindere il mondo in 2...ma come si fa? siamo tutti figli uguali
I: scusi, non sapevo, ma noi umili giornalisti non possiamo sapere tutte queste cose ah, a tal proposito: figli di chi?
P: di dio
I: neanche ora si sbilancia più di tanto eh?
P: solo propenso ad instaurare un unica religione

I: Va beh, continuiamo, il caro vecchio Bush?
P: Bush lo ho appena trasferito sul sole gli ho detto di richiamarmi...chissa!Muahahahaha!
I: Per quanto riguarda la ricerca di fonti di energia alternativa. Ha qualche idea? Il suo sottosegretario per i comunisti ha suggerito di bollire i bambini e di usarli come combustibile.Lei avalla quest'idea oppure ne ha altre?
P: ho già deciso di bollire i gatti
I: ah, questo suppongo su suggerimento del sommo ministro per le politiche agricole Ciro primo...
P: esatto

I: c'era un tizio, basso e con una strana acconciatura che diceva di mettere nei forni a gas gli ebrei... cosa ne pensa?
P: no nn voglio eccidi e problemi
I: il suo consigliere di storia e filosofia ha suggerito di non ascoltarlo perchè è solo un folle
P: un folle che mi ha fatto vincere molte battaglie
I: bene. Andiamo avanti.

I: Il ministero delle pari opportunità ai belli e ai brutti ha avanzato un problema molto serio: cosa fare con le ragazze che se la tirano? e cosa con quelle che prendono in giro i ragazzi?
P: nn sono problmi a cui posso rispondere io.cmq ognuno puo comportanrsi come vuole nel rispetto della legge e di me
I: certo signor imperatore. Passiamo all prossima domanda
cosa fare coi prof rompicoglioni?
P: i prof devono essere rompicoglioni:è per il bene degli alunni, per accrescere il loro carattere e la loro astuzia
I: questo è il tipo di risposte che il suo popolo si aspetta da lei...Ora una domanda difficile, la cui risposta è fortemente attesa da tutto il popolo:ma come diamine ha fatto a diventare imperatore del mondo? c'era zio Osama che era un pretendente...
P: se glielo dicessi a quanti tenterebbero di fare la stessa cosa
I: Se il popolo manifestasse in piazza contro di lei. Quali sarebbero le sue prime reazioni?
P: cercherei prima di capire perche manifetsano... e poi se sono costretto slego i miei elefanti
I: slega i suoi elefanti? a che scopo?
P: per disperdere la folla (invece di slegare i cani slego gli elefanti)
I: sa che rischia di ammazzare qualcuno?lei non è un tiranno...non è un sanguinario...
P: e pazienza... li onorerò alla patria
I: e se qualcuno tentasse di ucciderla, quale sarebbe la pena che gli infliggerebbe?
P: in isolamneto nella foresta Amazzonica con cibo per una settimana e una pistola con un colpo solo
I: buona soluzione, maestro.
I: Per il momento potremmo anche interrompere qui l'intervista
I: la continueremo un'altra volta

sabato, aprile 08, 2006

Buongiorno!


Oggi sono piuttosto felice.

So che sembrerà strano, ma sono felice e non c'è una ragione razionale a quel che sento: è così e basta. Sarà la bella giornata di sole o sarà semplicemente il fatto che mi sono alzato e mi sono detto "ma chi te lo fa fare di essere triste?" non ha importanza, l'unica cosa che importa è che per qualche ora sono stato felice.
Bene, quindi mi è venuto da pensare a quando sono stato veramente felice e perchè, ed ho trovato una confusione indescrivibile... quando sono stato veramente felice? beh, ero felice quando ero innamorato, mi alzavo ogni maledetto giorno sperando che fosse quello buono ed ero scoppiettante di felicità in un modo incredibile. Forse non facevo il passo avanti, non rischiavo il tutto per tutto, proprio perchè sapevo che quei bei momenti di felicità irrazionale sarebbero scivolati giù nell'oblio senza poter mai più tornare e sarebbe finito tutto: temevo che io stesso sarei finito.
Sono felice quando sto con qualcuno che mi capisce che sia esso un amico o un'amica, e sono felice quando questo mi dice che sto rompendo o che sono monotono o qualunque altro difetto che mi può trovare, perchè tutto sommato sono felice se vedo che con qualcuno ho un rapporto. Poi sono felice quando so che una persona a cui tengo è felice... assurdo, ma è così.
Forse sono felice quando vedo i miei sforzi ricompensati, o quando riesco a realizzare un mio proposito, e sono molto, molto felice quando vedo una giornata di sole.

Ma felice come quando sono stato innamorato non riesco ad esserlo.

So che l'innamoramento è una cosa che quando arriva arriva e non la si può cercare, sarebbe una ricerca vana ed insensata, ma ho capito che non si può essere felici solo quando si è innamorati. Una volta spentasi la fiamma, per un motivo o per un altro, è stupido chiudersi nella propria solitudine, è folle pensare che ognuno di noi sia un'isola e che la felicità potrà tornare soltanto quando poco prima della barriera corallina di fronte a noi, a pochi passi di distanza, si materializzi all'improvviso un'isola a noi gemella con un'impeto di violenza inaudita e sollevando un'ondata inarrestabile e fragorosa... no. La felicità si può trovare in ogni creaturina che nuota nel mare attorno a noi, basta cercarla, basta... voler essere felici.
La tristezza, soprattutto in noi adolescenti è soltanto uno stato d'animo voluto ardentemente e legato ad idee spesso costruite sulla sabbia, destinate a crollare al primo scossone.

Con quel che ho scritto, non voglio obbligarvi ad essere felici (non riuscirei ad obbligare neanche me stesso a farlo), ma voglio soltanto dire che spesso, per risolvere qualunque problema, basta un po' di forza di volontà.

Spero di ricordarmi di quel che ho scritto quando sarò di nuovo "triste".

lunedì, febbraio 27, 2006

Dio è Comunista



Eheheh... e con questo starete pensando che mi sono fuso del tutto. :-D
premessa:
nella notte tra il 23 ed il 24 dicembre 2005 è morto un ragazzo del gruppo scout di cui facevo parte fino a qualche tempo fa e che io conoscevo. La notte successiva, sono andato alla messa di mezzanotte al convento sede del gruppo aspettandomi una celebrazione del Natale che scacciasse via tutti i fantasmi, ma non è stato così; però mentre "pregavo"(uso improprio di una parola dal significato non molto chiaro) mi è venuta in mente questa cosa: Dio è Comunista. Da aggiungere a questa serie di messaggi di crisi mistico-religiosa.Dio è comunista. Perchè?!? Ma è semplice...

Dio è comunista innanzitutto perchè Lui non fa differenze di classe, di censo, di religione o di ciò che si è fatto o meno in vita. E' per questo che non credo nè nel purgatorio, nè nell Inferno.
Dio ci ritiene tutti Suoi figli no? E tra le altre cose è "ANCHE" immensamente buono no?
Allora perchè fare differenze tra chi va all'Inferno e chi va in Paradiso? Sarebbe un Dio incoerente.
Inoltre Dio è comunista perchè ha dato a tutti un intero Universo, da gestire, guarda caso, per l'eternità... Siamo noi che abbiamo fatto un casino di pazzi ed abbiamo creduto di potercene impossessare creando la proprietà privata, dato che Dio non mi pare abbia mai privatizzato la Terra. E' di concessione statale.
Andando avanti con questa cosa folle, direi che Dio è comunista, marxista per giunta. Lui è forse l'unico veramente convinto che le religioni sono l'oppio dei popoli. "Puah - direbbe - ma chi cavolo le ha inventate queste religioni?" Eheheheheh. Sono blasfemo? Forse... ma ormai tanto vale andare avanti e terminare questa mia definitiva autocondanna a morte. Comunque se a Dio interessasse qualcosa di questo mondo sul quale siamo penso che si sarebbe messo le mani(che non ha) nei capelli (che non ha) vedendo ciò che queste cavolo di religioni hanno fatto da quando le hanno inventate: crociate, jihad(credo si scriva così), sacrifici umani... e compagnia cantantando. Ah, non fraintendetemi Dio non è ateo :-D
Se vi viene in mente qualche motivo per cui Dio potrebbe essere comunista scriveteli in un commento.

P.S.: se aggiungete un commento chiedo al tribunale dell'inquisizione di far ricadere la colpa su di me

P.P.S.: vi piace l'immagine?

P.P.P.S: Breaking news! Il tribunale dell'inquisizione non esiste più! Infatti, ha cambiato nome in "Congrega per la dottrina della Fede" ed era presieduto dal mio amico Joseph (avete capito ki) prima che diventasse voi sapete cosa

lunedì, febbraio 20, 2006

Ma soprattutto, a piene mani, ti dia gioia l'uomo!

Stavo quasi dimenticandomi come si faceva a postare un messaggio sul blog, sapete? Era veramente tanto tanto tempo che non scrivevo qualcosa e questo perchè ogni cosa che mi veniva in mente era troppo complicata e preferivo cancellarla dalla mia psiche già abbastanza disturbata. Quindi ho optato per la poesia che segue (che allegria!). Se vi aspettate qualche post divertente dovrete attendere un po'... quando ne avrò voglia cambierò il mio modo di bloggare; per il momento beccatevi Nazim Hikmet, poeta turco, comunista della corrente di marx, ateo, che ha scritto gran parte delle sue poesie dalla prigione o dall'esilio. Vi ho dato queste sommarie note perchè leggendo i suoi versi possiate pensare. Io ho pensato. Ma i commenti li scriverò soltanto dopo i versi.

Prima di tutto l'uomo
-Nazim Hikmet

Non vivere su questa terra
come un estraneo
o come un turista nella natura.
Vivi in questo mondo
come nella casa di tuo padre:
credi al grano, alla terra, al mare
ma prima di tutto credi all'uomo.
Ama le nuvole, le macchine, i libri
ma prima di tutto ama l'uomo.
Senti la tristezza del ramo che secca
dell'astro che si spegne
dell'animale ferito che rantola
ma prima di tutto
senti la tristezza e il dolore dell'uomo.
Ti diano gioia tutti i beni della terra
l'ombra e la luce ti diano gioia
le quattro stagioni ti diano gioia
ma soprattutto, a piene mani
ti dia gioia l'uomo!

"Ma soprattutto, a piene mani, ti dia gioia l'uomo!"
ragazzi, l'ha scritto un ateo! non importa di che religione tu sia, o se hai una religione, l'importante è capire di essere uomini, è percepire il dolore degli uomini, gioire per ciò che accade nella propria vita, ma soprattutto gioire nel guardare gli occhi degli altri.
Non è necessario essere Cristiano-Cattolici per comprendere quale è la vera gioia, la vera felicità, bisogna essere uomini in tutte le accezioni della parola.
Ora però devo andare a mangiare, altri commenti magari li aggiungo in seguito
ciao

martedì, gennaio 24, 2006

Perchè questo blog?

Perchè questo blog? Bella domanda...
La risposta è semplice: per aumentare il numero di ragazzi depressi e deprimenti sulla rete :-D
Che cosa ci pubblicherò?
Tutto quello che mi passa per la mente, da cavolate a testi di canzoni, e sarà corredato anche da qualche post in inglese per dargli un tocco di internazionalità
tanto per iniziare pubblico il testo di "Stairway to Heaven" dei mitici Led Zeppelin:

" There's a lady who's sure all that glitters is gold
And she's buying a stairway to heaven
And when she gets there she knows if the stores are closed
With a word she can get what she came for

Woe oh oh oh oh oh
And she's buying a stairway to heaven

There's a sign on the wall but she wants to be sure
And you know sometimes words have two meanings
In the tree by the brook there's a songbird who sings
Sometimes all of our thoughts are misgiven

Woe oh oh oh oh oh
And she's buying a stairway to heaven

There's a feeling I get when I look to the west
And my spirit is crying for leaving
In my thoughts I have seen rings of smoke through the trees
And the voices of those who stand looking

Woe oh oh oh oh oh
And she's buying a stairway to heaven

And it's whispered that soon, if we all call the tune
Then the piper will lead us to reason
And a new day will dawn for those who stand long
And the forest will echo with laughter

And it makes me wonder

If there's a bustle in your hedgerow
Don't be alarmed now
It's just a spring clean for the May Queen

Yes there are two paths you can go by
but in the long run
There's still time to change the road you're on

Your head is humming and it won't go because you don't know
The piper's calling you to join him
Dear lady can't you hear the wind blow and did you know
Your stairway lies on the whispering wind

And as we wind on down the road
Our shadows taller than our souls
There walks a lady we all know
Who shines white light and wants to show
How everything still turns to gold
And if you listen very hard
The tune will come to you at last
When all are one and one is all
To be a rock and not to roll
Woe oh oh oh oh oh

And she's buying a stairway to heaven "

Ciao ed alla prossima