martedì, giugno 20, 2006

Proibire o educare?


E’ di qualche giorno fa la notizia della pubblicazione su the Lancet, prestigiosa rivista scientifica, di uno studio condotto all’università di Zurigo sulle droghe pesanti.Il risultato è sconvolgente: liberalizzare le droghe pesanti fa calare il numero dei tossicodipendenti.L’esperimento, iniziato in Svizzera nel 1991, ha un risultato chiaro: in un anno di somministrazione controllata ai tossicodipendenti di eroina, il numero di morti per overdose è calato del 20%, mentre in dieci anni il numero di neoconsumatori è precipitato da 850 a 150 (circa l’82% in meno) .Per gli autori dello studio, il sociologo Carlos Nordt e lo psichiatra Rudolf Stohler, questi dati dimostrano che la politica “liberale” in materia di droga in Svizzera non ha provocato la tanta temuta “banalizzazione” del consumo di eroina (il rischio era di usarla di più perché era più facile procurarsela). Al contrario, la dipendenza da eroina è diventata sempre più un problema medico e ha perso in qualche modo la sua immagine di “atto di ribellione”. In Svizzera, sostengono i ricercatori, l’uso di eroina è considerato oggi una malattia che dev’essere trattata da un medico e non è più visto come un atto criminale.Adesso, io sono contro le droghe, come tutti voi e cerco solo una soluzione a questo problema. Però questi dati dimostrano che legalizzare le droghe non solo non porta ad una loro maggiore diffusione, ma anzi ad un drastico calo nel numero di assuntori abituali di esse. Sorge dunque un problema: come dobbiamo comportarci nei confronti di questo problema? Sono due le risposte: proibire o educare. Ma possiamo veramente proibire ed essere sicuri che la proibizione sia rispettata? Io dico di no. “La proibizione non è un deterrente, ma al contrario fa aumentare nei giovani il desiderio della trasgressione. Non solo: la proibizione rende costosissime le droghe e spinge chi ne fa uso a compiere atti criminali per procurarsele. Il fatto che la droga circoli poi in modo incontrollato è all’origine della grande mortalità tra i tossicodipendenti. Le sostanze stupefacenti possono essere più o meno pure e sono di solito “tagliate” con altri ingredienti. I ragazzi muoiono di overdose perché circolano partite di eroina a concentrazione più elevata di quella abituale. A differenza di quanto si pensi, il sovradosaggio non è quindi dovuto al desiderio di aumentare volontariamente l’effetto della droga.”, dice Umberto Veronesi in un articolo da cui ho preso spunto.Infine, non va dimenticato che il mercato della droga è la principale fonte di guadagno delle associazioni malavitose (mafia e camorra). La legalizzazione delle droghe potrebbe essere un serio colpo all’economia delle associazioni camorristiche. Chi di noi non ricorda la guerra di camorra che un paio di anni fa ha sconvolto Napoli (una media di un morto ogni tre giorni)? E vogliamo parlare di Scampia? Inoltre, ci tengo a ricordare che nell’articolo di Veronesi si parla di droghe pesanti: se l’effetto della legalizzazione dell’eroina è tale, in proporzione il problema delle droghe leggere (con le quali se entra nel mondo della droga e dalle quali si parte per raggiungere le droghe pesanti) verrebbe verosimilmente risolto.Ma per fare questo ci voglio azioni decise, che sono ben lontane dalla politica del governo italiano, che a febbraio si è mosso nella direzione opposta con la promulgazione di una legge che inasprisce le pene per gli spacciatori di droghe leggere ( sorvoliamo sul fatto che la linea di demarcazione tra consumatore e spacciatore è molto sottile) con pene da 6 a 20 anni. I risultati, fatta eccezione per un incremento di detenuti nelle già stracolme carceri italiane, tardano ad arrivare.A questo punto si rinnova la domanda: proibire o educare?Secondo me, la lotta alla droga non si deve basare su divieti e proibizioni, ma su una seria campagna di educazione, sia a scuola che in famiglia, che non abbia come messaggio il solito “le droghe fanno male!”, ma che piuttosto riduca l’isolamento ed il disagio esistenziale dei giovani, che sono le vere cause del problema della droga.Ammetto che sia difficile, ma devo dire che secondo me è l'unica via che può portare a ottimi risultati.Ricordando le parole di un mio amico che è solito ripetere “la legalizzeranno”, vi invito miei cari lettori ad una riflessione e ad una risposta alla domanda chiave: “proibire o educare?”.

venerdì, giugno 16, 2006

Il Giudizio Universale


Quello che riporto qui sotto, dopo una breve sintesi introduttiva, sono due pagine tratte dal libro di Giobbe Covatta "Dio li fa e poi li Accoppa, Zelig Editore 1999. Rosario, l'unico bresciano immigrato a Napoli, si sveglia una notte tormentata ed incontra nientepopodimenoche il Padreterno che gli annuncia di voler fare un diluvio universale. Rosario, agente teatrale fallito, è il prescelto che deve far salvare tutti gli esseri viventi con un'arca che dovrà costruire in sette giorni; ci si rende conto, però, che Dio è poco informato su quello che succede sulla terra e su quello che pensano gli uomini e cerca di recuperare facendo domande a raffica ad uno sgomento Rosario. Scopriremo anche che il Padreterno non ha idea di cosa possa essere il Giudizio Universale, fandonia inventata dagli uomini, e Rosario, propostosi di essere suo aiutante inizia a descrivergli la scena:

- Signore e Signori sta per andare in onda il Giudizio Universale. Alla vostra destra potete vedere il Padreterno, con toga e tocco, e alla vostra sinistra il buon vecchio Rosario Sansa, suo aiutante. Tutto è pronto, partono le note della sigla e si inizia. La parola è a Rosario che subito si rivolge al Padreterno:"Faccio entrare, Signore?"
"Fai entrare!" risponde Dio.
"Primo: Giovanni Paolo II"
E il Signore: "Non cominciamo a fare casino: è primo o secondo? Avanti, lei chi è?"
"Io sono il Papa"
"Papà di chi?"
"Ma quale papà! Io sono il Papa, sono il rappresentante di Pietro!"
"Guardi che la porta dei rappresentanti è dietro..."
"Sono il successore di Pietro!"
"Pietroooo!!!!" grida il Signore "Pietro vieni qua! Tu hai nipoti?"
"No" dice Pietro "Io questo non lo conosco proprio."
"Insomma, si può sapere lei chi è?"
"Io sono il Dio in terra."
"Pietro! Questo è drogato! Un drogato elegante, con la gonna, ma sempre un drogato. Portalo via Rosario!Accompagnalo giù fra gli arroganti!"
E Rosario: "Venga, signor Papa; venga con me..."
I due scendono giù verso l'Inferno, dove per entrare c'è una porta con su scritto "Per me si va nella città dolente, per me si va dentro Poggioreale, per me si va tra la perduta gente"... E davanti alla porta c'è una fiera tremenda, una specie di Nicola di Bari con tre teste: la fiera del Levante (N.d.R: ahahahahah). I due la superano e arrivano nel girone degli arroganti, dove le anime dannate sono radunate in un'enorme stanza, e ognuno dice all'altro: "Lei non sa chi sono io!" E l'altro risponde: "No. E' lei che non sa chi sono io!" E il terzo dice "Voi due non sapete chi sono io!"; e ogni due minuti, da un altoparlante, si sente una voce che dice: "Vui site 'na maniata 'e strunz'".
Rosario lascia il Papa e dà un'occhiata in giro; il girone a fianco è quello dei lussuriosi. Rosario, incuriosito, chiede al diavolo di guardia: "Chi c'è qui dentro?" L'altro risponde: "Fede e Liguori". "Fede e Liguori nel girone dei lussuriosi?" si stupisce Rosario. "E certo!" lo aggredisce il demonio. "Hanno portato il certificato con scritto 'leccaculo', dove li dovevo mettere?""Giusto, giusto! Non si incazzi, signor diavolo!" E così dicendo Rosario si affaccia alla porta e dà un'occhiata dentro. E' una vista terribile: i dannati stanno tutti in fila indiana, ginocchioni, e quello dietro lecca il culo a quello avanti e dal culo edi quello davanti escono fiamme di fuoco; e tra i dannati c'è quasi tutta la televisione italiana [...]-

Passo di facile lettura che porta a diverse considerazioni... ad esempio: credete ci sarà un Giudizio Universale? Se sì, come sarà? (risposta possibilmente NON seria) Chi vedrete all'inferno, in quali gironi e perchè? Rispondete...
Alla prox.

martedì, giugno 06, 2006

La più grande menzogna della Storia


Buongiorno ai 'compagni' e le 'compagne' del mio blog(hahaha). Era un po' che non facevo un articolo serio e quindi avevo necessità di scrivere qualcosa di importante... Lo spunto me lo ha dato la visione del film "Il Codice da Vinci", che mi sento di consigliare a chi vuole vedere un bel thriller. Il film è abbastanza appassionante ed ha delle location fantastiche, è basato su una trama abbastanza solida e si basa su fonti contestate ma affidabili almeno quanto i vangeli "canonici", seppur non accettate dalle Chiese istituzionalizzate.
Chiusa la parentesi sul film passiamo a noi.

Come avrete potuto intuire, oggi non mi sento troppo in sintonia con la Santa Madre Chiesa di Roma ed il titolo di questo post del Blog è riferito proprio alla suddetta Chiesa. Eh sì, la Chiesa Cattolica è la più grande menzogna della storia che si basa in buona parte su altre grandiose bugie...
Procediamo con ordine. Quel che noi facciamo è celebrare la resurrezione di Cristo dai morti. Ma sappiamo veramente chi era Gesù detto il Cristo? Era naturalmente una domanda retorica e la risposta è di certo negativa. Dai Vangeli Canonici apprendiamo i primi 12 anni della sua vita e poi, improvvisamente, Gesù scompare, non si sa dove sia e cosa stia facendo e ricomparirà (!) 18 anni dopo, cioè all'età di 30 anni, prima di darsi alla vita "pubblica". Sono molti gli studiosi che hanno cercato di capire cosa sia successo nell'arco di quei 18 anni e le risposte sono le più disparate; una delle più convincenti a mia conoscenza è quella di Fida M. Hassnain, direttore del Museo delle Antichità dello Stato di Jammu e Kashmir (India), che nel suo libro "Sulle tracce di Gesù l'Esseno" propone una visione della vita di Gesù piuttosto convincente. E' grosso modo la versione dei fatti in cui io credo e parte delle cose che dirò sono ispirate a quel libro:
Gesù emigra in oriente dove imparerà pratiche "magiche" e di meditazione, vivendo sotto la protezione dell'ordine degli Esseni (gente ke ancora oggi fa rituali simili a quelli del Cristo) poi torna in Palestina e dopo essere andato nel deserto a meditare, e dopo essersi purificato fa emergere la parte di divinità che era in lui.

Un Gesù mistico, molto orientaleggiante ci è presentato dal Vangelo di Tommaso (guarda caso apocrifo), un Gesù che dice frasi tipo: "Forse la gente pensa che io sia venuto a portare la pace nel mondo. Non sanno che sono venuto a portare il conflitto nel mondo: fuoco, ferro, guerra." Non male vero? Direi, anzi, abbastanza profetica...

Siete ancora sicuri di conoscere bene la figura di Gesù? O forse c'è qualcosa su cui la Chiesa ha preferito tacere? Se volete potrò evidenziare altre cose "strane" nelle figure bibliche e della storia ecclesiastica o dire altre cose sulla figura di Gesù... Solo se il responso sarà positivo.
In caso qualcuno (o megli qualcuna) abbia intenzione di fare polemica... semplicemente non continuo ed interrompo quest'altra cosa come ho fatto con il vaso di pandora

Ciao ed alla prossima
(prox. articolo divertente, forse)

giovedì, giugno 01, 2006

School is over

La sQuola è finita... non c'è altro da dire no?
O forse volete un resoconto?
Visto che si sarà alzato un coro di "nooooooooo", per dispetto io il resoconto lo faccio lo stesso. Voi lo leggerete? La scelta l'avete già fatta, dovete solo comprenderla (ahahah)

L'anno scolastico è volato letteralmente via, mi sono reso conto tutto di un botto di essere invecchiato (eh sì, sono molto vicino ai 18) e che il tempo è molto meno lento di quanto possa sembrare... tra l'altro sono sempre più sicuro che quel che faccio al liceo mi serva a poco e che poi l'Università sarà un mondo a parte, quindi perchè darsi pena per la scuola?
La filosofia che mi ha guidato quest anno è stata quella del "che me ne frega" ed ho fatto tutto fuorchè studiare (probabilmente contando le ore in cui ho suonato la chitarra e le ore in cui ho studiato, si avrebbe un responso sconvolgente) ed il risultato come è stato? Di certo non negativo, ma per averne la sicurezza bisognerebbe attendere i quadri.
Che altro dire? Non ne ho idea e mi sa che per il momento concluderò qui questo intervento, nonostante sappia che dopo tanto tempo di pausa dal blog vi aspettereste chissà quale intervento teologico-filosofico...

Per questo tipo di intervento dovrete attendere non molto, visto che oggidì andrò a vedere il Codice da Vinci grande film (di Ron Howard con Tom Hanks, Jean Reno, Paul Bettamy) con grande trama, tratto da libro grande (per dimensioni) ma da non grande libro (per qualità)

Con questo metto la parola fine
FINE.