giovedì, luglio 19, 2007

L'effetto farfalla (brutti zozzoni, non pensate a male)



Manco da parecchio sul Blog, vero? Poverello, l'ho quasi abbandonato... comunque spero di riuscire a scrivere qualcosa in più e non voglio fare le mie solite tediose introduzioni.
Quindi veniamo al dunque:
Oggi parliamo dell' "effetto farfalla".
Lo so, in inglese suona meglio: "Butterfly effect".
E' anche il titolo di un film, incentrato proprio su questo effetto.

Ma di preciso, di cosa stiamo parlando?
Ci viene in aiuto wikipedia per la definizione enciclopedica, definendola come la locuzione che acchiude in sé la nozione maggiormente tecnica di dipendenza sensibile alle condizioni iniziali e proponendo qualche esempio come:
"Lo spostamento di un singolo elettrone per un miliardesimo di centimetro, a un momento dato, potrebbe significare la differenza tra due avvenimenti molto diversi, come l'uccisione di un uomo un anno dopo, a causa di una valanga, o la sua salvezza" frase di Alan Turing, tratta da un saggio del 1950.
Secondo Lorenz, invece "il battito d'ali di una farfalla in Cina può provocare un uragano in America", frase ad effetto da cui deriva il nome.

Ma noi vogliamo spingerci oltre, vero?
Non parliamo di elettroni e di micro-fisica, ma parliamo di eventi macroscopici, di scelte, di possibilià, parliamo di azioni che possono cambiare o sconvolgere l'esistenza, non solo del singolo, ma del mondo.
Il film "The butterfly effect" parla di un ragazzo che ha la non invidiabile capacità di cambiare il proprio passato, modificando degli avvenimenti, ma ogni sua modificazione provoca effetti indesiderati nel suo presente.
Rimanendo in campo fantascientifico, io citerei anche "the time machine", in cui la possibilità di cambiare il passato viene preclusa da una sorta di autodifesa del sistema spazio-temporale. Se potessimo tornare indietro nel tempo il nostro passato non potrebbe essere modificato neanche in un suo minimo elemento: si potrebbe generare un effetto farfalla che ci impedirebbe di creare la nostra macchina del tempo. Il che è assurdo. Il sistema preserva quindi la sua razionalità ed univocità.
Per ritornare un po' alla realtà e parlare dell'effetto farfalla in senso stretto esso non è verificabile, nè modellizzabile, pertanto può essere utilizzato solo a livello concettuale, per far capire che la meteorologia (ad es.) non è una scienza esatta e che risente pesantemente della teoria del caos.

Ma allora perchè ho scritto tutto ciò?
Forse è possibile nella nostra esperienza quotidiana valutare la possibilità e la eventuale entità di un butterfly effect.
Avete mai provato a riflettere su qualche aspetto insignificante della vostra vita o del vostro comportamento che magari ha portato a conseguenze impensabili? Avete mai notato come talvolta anche solo una parola detta, o peggio ancora il modo in cui essa è stata detta abbia modificato una relazione, un rapporto di amicizia o altro?

Il butterfly effect, in pratica, tanto nella scienza quanto nella vita affettiva ci responsabilizza e al contempo ci fa sentire impotenti.
Ci fa sentire in obbligo di valutare ogni minima variabile perchè "la cosa è già abbastanza incasinata", ma ci suggerisce che "la cosa è troppo incasinata per essere capita".
Bah, vabbè... concluso anche questo altro articolo delirante

Bye ed alla prox

P.S: l'immagine è di un "attrattore di Lorenz" che verosimilmente ha ispirato la nomenclatura di "effetto farfalla"