lunedì, febbraio 20, 2006

Ma soprattutto, a piene mani, ti dia gioia l'uomo!

Stavo quasi dimenticandomi come si faceva a postare un messaggio sul blog, sapete? Era veramente tanto tanto tempo che non scrivevo qualcosa e questo perchè ogni cosa che mi veniva in mente era troppo complicata e preferivo cancellarla dalla mia psiche già abbastanza disturbata. Quindi ho optato per la poesia che segue (che allegria!). Se vi aspettate qualche post divertente dovrete attendere un po'... quando ne avrò voglia cambierò il mio modo di bloggare; per il momento beccatevi Nazim Hikmet, poeta turco, comunista della corrente di marx, ateo, che ha scritto gran parte delle sue poesie dalla prigione o dall'esilio. Vi ho dato queste sommarie note perchè leggendo i suoi versi possiate pensare. Io ho pensato. Ma i commenti li scriverò soltanto dopo i versi.

Prima di tutto l'uomo
-Nazim Hikmet

Non vivere su questa terra
come un estraneo
o come un turista nella natura.
Vivi in questo mondo
come nella casa di tuo padre:
credi al grano, alla terra, al mare
ma prima di tutto credi all'uomo.
Ama le nuvole, le macchine, i libri
ma prima di tutto ama l'uomo.
Senti la tristezza del ramo che secca
dell'astro che si spegne
dell'animale ferito che rantola
ma prima di tutto
senti la tristezza e il dolore dell'uomo.
Ti diano gioia tutti i beni della terra
l'ombra e la luce ti diano gioia
le quattro stagioni ti diano gioia
ma soprattutto, a piene mani
ti dia gioia l'uomo!

"Ma soprattutto, a piene mani, ti dia gioia l'uomo!"
ragazzi, l'ha scritto un ateo! non importa di che religione tu sia, o se hai una religione, l'importante è capire di essere uomini, è percepire il dolore degli uomini, gioire per ciò che accade nella propria vita, ma soprattutto gioire nel guardare gli occhi degli altri.
Non è necessario essere Cristiano-Cattolici per comprendere quale è la vera gioia, la vera felicità, bisogna essere uomini in tutte le accezioni della parola.
Ora però devo andare a mangiare, altri commenti magari li aggiungo in seguito
ciao

5 commenti:

Anonimo ha detto...

buon appetito

Anonimo ha detto...

ti segnalo la frase di paolo coelho(non credo che si scriva così) "vivi la tua vita in modo che quando morirai tu sia l'unico a ridere mentre tutti intorno a te piangono"
secondo me è molto profonda e si avvicina a nzim hikmet...ti invita a gioire della vita, a divertirti, a raggiungere la felicità in questa vita senza aspettarne un'altra.ma non vule dire che devi "fare lo stronzo":devi rendere felice prima te,ma poi anche gli altri...devi lasciare un buon ricordo di te e il modo migliore di lasciare un buon ricordo è essere felice e in pace con te stesso!non farti troppe pippe mentali e pensa a vivere!(non mi riferisco direttamente a te parlo in generale)

Anonimo ha detto...

Dazio era quasi corretto il nome del poeta che tu hai menzionato, infatti si chiama Paulo Coelho.Comunque volevo ricordare ancora un'altra importante frase di questo poeta che esprime,secondo me, un'inno alla speranza(che ce ne vuole tanta per essere felici) e quindi a vivere: "se le piante sono sicure che la primaverà verrà,perchè noi,essere umani,non crediamo che un giorno saremo capaci di raggiungere e ottenere tutto ciò che vogliamo?".A prima vista sembra un pensiero ovvio e semplice,ma riflettendoci su mi sono accorta di quante volte si ha completa sfiducia verso i propri obiettivi,che sicuramente non aiuta a trascorrere la vita nella sua pienezza.Infatti per gioire della vita(come dice nazim hikmet)e fare in modo di viverla attivamente,bisogna prima acquistare sicurezza in noi stessi e soprattutto avere speranza......bie bie :D

Anonimo ha detto...

ops...ho scritto io prima quel commento ma ho sbagliato a premere qualche tasto ed è uscito anonimo...:D

Aniello ha detto...

OK, bene 2 commenti sono già abbastanza :-D
mi aspettavo di peggio... cmq tanto per aggiungere qualche parola a quel ke è stato detto e per chiarire la mia posizione, scrivo altre due cosette.
Innanzitutto c'è da dire che penso che un ateismo come quello di Nazim Hikmet, o meglio come quello che traspare da questa ed altre poesie, è una sorta di credo. Credere nell'uomo, o meglio, credere nella divinitàdell'uomo. Penso sia la cosa più importante ed è quello che un po' tutti dovremmo imparare a fare; prima di professarci cattolici, valdesi, sciiti, sunniti, buddisti o atei, dovremmo capire veramente fino a che punto siamo uomini e gioire di questa nostra umanità... A Dio poi (se esiste) non credo interessino tutte le cavolate che ci sono attorno. Ciao ed alla prossima (credo ke nn vi farò aspettare molto)